Chiesa prepositurale dei Santi Quirico e Giulitta

Edificio della fine del XVII secolo, realizzato su disegno di Innocenzo Regazzoni di Balerna: costruzione ad una navata con presbiterio e coro.

Facciata a due ordine di lesene coronata da frontone rettilineo spezzato alla base con bassorilievo della Madonna del Rosario sopra il finestrone centrale quadrangolare.

All’interno un particolare unico della nostra regione: la balaustra in marmo di Arzo che lega in un unico presbiterio le cappelle della Madonna a destra e del Crocifisso a sinistra.

Il Vescovo Muggiasca che la consacrò nel 1784, annotava: “nel 1779 la chiesa, inversamente orientata, era finita.”
Negli anni 1998 e 1999 l’edificio, su progetto dell’architetto Tita Carloni, è stato restaurato al suo interno.

Oratorio dell’Annunciata

Cappella iemale attigua alla Chiesa prepositurale
L’edificio dell’inizio del XV secolo, orientato ad ovest, raggruppa un resto della parrochiale del XIII secolo della quale sono state ritrovate tracce nell’ambito dei recenti scavi archeologici concomitanti con i lavori di rifacimento del pavimento della prepositurale.

L’oratorio è ricco di opere d’arte: tra queste citiamo l’altare barocco dello stuccatore Antonio Catenazzi di Mendrisio del 1711, quando il parroco di Novazzano era Giovanni Battista Catenazzi, suo parente, e “I’ultima cena” fedele trascrizione del grande modello leonardesco con due varianti: la spazialità prospettica è ridotta e le tre finestre dell’originale sono diventate due; pur se non porta la firma è senza dubbio opera di Giovan Battista Tarilli di Cureglia.

La parrocchia ha in programma il restauro di questo prezioso oratorio.

Campanile romanico della chiesa prepositurale

La parte inferiore è databile al XII secolo mentre la cella campanaria è stata elevata nel 1925/26.

La costruzione, isolata dalla parrocchiale, raggiunge un’altezza di circa 35 metri.
La muratura è stata eseguita con pietra di cava facciavista.
Il campanile presenta linee molto slanciate ed eleganti.

Oratorio della SS. Trinità a Castel di Sotto

Edificio del XIII secolo, o forse addirittura del XII secolo, rimaneggiato parzialmente si trova in località Castel di Sotto.

La facciata di fronte all’abside non esiste più in quanto le si addossò un edificio civile.
Ora sulla parete parallela alla strada si apre una porta d’accesso all’Oratorio e una finestra; sopra la porta un affresco quasi del tutto scomparso; vi si intravede la figura della Madonna aureolata e incoronata.

Elegante è l’absidiola in muratura di pietrame e ciottoli spezzati retta da uno zoccolo a tronco di cono.

Campaniletto a vela del XVIII secolo.

L’interno è una stanza quasi rettangolare completamente spoglia se si esclude la parte alta dell’abside formata da una bella decorazione di stucchi che fa da cornice ad una interessante pala del secolo XVIII.

Oratorio della Beata Vergine a Boscherina

Edificio del XVIII secolo in località Boscherina.

Facciata con timpano e portico: presumibilmente la costruzione è sorta al posto di un’antica cappella. Sagrestia e sinistra e campanile a destra.

Degno di nota per importanza storica e religiosa è la pala dell’altare: un affresco raffigurante la Madonna che allatta; è databile del XVI secolo e sicuramente reinserito dopo averlo staccato dal posto originale.

Da questa raffigurazione prende anche il nome di “Madonna del latte”.

Oratorio dei Santi Bartolomeo e Bernardo a Brusata

Edificio del XVII secolo in località Brusata, a una navata con coro, campanile a vela a destra e sagrestia a sinistra.

Faceva parte di un complesso di costruzioni, ancora ben identificabili, che ha ospitato i nobili Fontana; tra loro è da ricordare il noto architetto Carlo Fontana (1638-1714) che operò soprattutto a Roma.

Facciata a due ordini di lesene con frontone rettilineo. La facciata, tutta dipinta, è ormai indecifrabile.

All’interno pavimento di antico cotto; al centro una bella e decorata copertura di sepolcro con lo stemma dei Fontana e relativa epigrafe; l’altare e la balaustra sono di marmo di Arzo.

Affresco a Castel di Sotto

Opera del XV secolo raffigurante “Vergine con San Sebastiano ed altri due Santi”.

Si trova sull’entrata del portico d’ingresso della proprietà del Dr. Bührer.

Frammento d’ara romana

Questo reperto, di proprietà del Comune, è attualmente conservato nell’atrio all’entrata della casa comunale.

Si presume si tratti di un altare pagano di epoca gallo-romana, sul quale si può ancora leggere la scritta “Templum”.

Venne trovato negli anni ’40 a Castel di Sotto, durante interventi edili.

Via Crucis

Il percorso arredato con le 14 usuali cappelle è stato realizzato negli anni 1936-1938 e porta al Monte della Croce.

Nel 1992 il Comune ha proceduto al risanamento delle singole cappelle e alla sostituzione delle pitture gravemente deteriorate con formelle in cotto create dall’artista imprunetino Luca Vanni.

Sulla cima del Monte della Croce venne eretta nel 1933 una massiccia croce in granito in sostituzione di una precedente croce lignea.

Su questa croce la Parrocchia ha posato, negli anni successivi al restauro della Via Crucis, un pregevole Cristo in cotto, pure dell’artista Luca Vanni.